Castello della Mugazzena

Ecco il Syrah in versione "montana"

Paolo Zappitelli

Ci sono sogni, desideri che rimangono "dentro" per anni e poi all'improvviso escono fuori e ci cambiano la vita. E' quello che è successo a Santo Gentilcore, chirurgo milanese di lungo corso che dopo anni di lavoro ha deciso che il suo futuro era in vigna, in onore a quello che faceva il nonno. E per trovarla lui, di origini beneventane, si è inerpicato fino in Lunigiana, in una lingua di terra toscana insinuata tra Emilia Romagna e Liguria, acquistando a Tresana, in provincia di Massa Carrara, l'azienda Castello della Mugazzena con dieci ettari di viti, un antico casale e un uliveto. Due i vini prodotti: Pantagruel, un bianco frutto di un blend tra Vermentino, Viognier e Malvasia e un rosso, un Syrah in purezza. Ed è proprio quest'ultimo quello che emoziona di più, non fosse altro per l'interpretazione estrema, non convenzionale di questo vitigno. Ci troviamo in filari piantati  tra i 280 e i 500 metri di altitudine  in una vallata dove i venti freschi che arrivano dalle montagne soprastanti regalano all'uva una forte escursione termica tra giorno e notte.

 

  

 

E il risultato è un vino che ha poco o niente dei Syrah tradizionali: non c'è la grassezza, il calore, i profumi di ciliegia che si trovano normalmente ma piuttosto note più snelle, affilate, per un prodotto molto elegante. L'annata 2016, la prima prodotta dalla cantina, risente un po' del fatto di aver fatto da "apripista", con qualche accenno un po' "sgraziato" e sentori di legno eccessivi ma comunque con una buona bevibilità. Decisamente meglio la 2018 e la 2019 (quest'ultima però sarà in commercio solo l'anno prossimo dopo un altro anno di affinamento in bottiglia) con una bella speziatura e accenni di profumi di viola e di rosa. "Abbiamo cercato di lavorare sulla delicatezza e sulla setosità dei vini - racconta l'enologo Maurizio Saettini - piuttosto che sulle concentrazioni". Il Pantagruel bianco incuriosisce di meno pur dando una buona interpretazione dei tre vitigni. Decisamente meglio l'annata 2018 rispetto alla 2019 (ma anche quest'ultima dovrà restare un altro anno in bottiglia prima di entrare in commercio e avrà tempo per migliorare e diventare "grande") molto profumata, elegante, con note citriche, grande freschezza e persistenza. I prezzi vanno dai 25 euro per il Pantagruel ai 30/32 per il Gargantua. Per acquistarli vale la pena di fare una gita fino alla tenuta dove si può anche dormire e cenare. www.castellodellamugazzena.it