Il direttore medico, ‘ in linea con nostra mission, approvazione di tralokinumab in adolescenti con dermatite atopica severa’
Farmaceutica: Presutti (LEO Pharma), ‘ogni giorno impegnati su cure per malattie pelle’
Roma, 14 ott. (Adnkronos Salute) - “Siamo quotidianamente impegnati nella ricerca di nuove molecole per malattie dermatologiche. Il nostro farmaco biologico, il tralokinumab, già indicato per pazienti adulti affetti da dermatite atopica severa”, ha “recentemente ottenuto da parte dell’Aifa”, l’Agenzia del farmaco italiana, “l’approvazione alla rimborsabilità anche per i pazienti adolescenti, nella fascia di età 12-17 anni. Si tratta di un’indicazione molto importante che va a colmare un bisogno insoddisfatto in questa categoria di pazienti ed è in linea con la nostra mission aziendale, che è quella di portare sempre cure innovative ai pazienti affetti da patologie dermatologiche
In questi pazienti, la patologia può avere impatti significativi non solo dal punto di vista psicofisico, ma anche sociale, con conseguenze su relazioni, sonno e qualità della vita. La dermatite atopica, infatti”, oltre ad essere visibile, “provoca prurito intenso e lesioni ricorrenti, che possono lasciare sequele importanti”. Così Fabio Presutti, direttore medico LEO Pharma Italia, commenta all’Adnkronos la “nuova indicazione per un farmaco che ha dimostrato fin dall’inizio dati solidi in termini di efficacia e sicurezza, sia a breve che a lungo termine, rispondendo alle esigenze dei medici di avere una terapia con un'efficacia e una sicurezza non solo nel breve ma anche nel medio e lungo periodo
Tali risultati sono stati confermati non solo dagli studi clinici registrativi, ma anche dall’esperienza post-marketing, effettuata con tralokinumab.
Un’altra novità riguarda la via di somministrazione. “Abbiamo introdotto un nuovo device: una penna pre-riempita - continua Presutti - Questo dispositivo non solo facilita l’autosomministrazione, ma dimezzerà il numero delle somministrazioni”
I pazienti potranno somministrare il farmaco direttamente a casa, “aumentando di conseguenza la compliance al farmaco stesso, migliorando l’aderenza alla terapia, quindi la compliance del paziente”, e il successo terapeutico.
Queste due novità – la nuova indicazione per gli adolescenti e la penna pre-riempita – “riflettono la missione della nostra azienda - sottolinea il direttore medico di LEO Pharma - offrire soluzioni innovative con meccanismi d’azione avanzati per rispondere ai bisogni insoddisfatti dei pazienti con patologie dermatologiche”. L’azienda “è presente in Italia da circa 14 anni, ma ha una lunga storia di oltre 100 anni, a livello globale. E’ un’azienda oggi completamente dedicata alla dermatologia medica, dalle terapie topiche a quelle biologiche in tutte le patologie della pelle, con un focus su psoriasi, dermatie atopica, malattie infettive ed acne
Attualmente “le nostre principali aree di sviluppo - precisa Presutti - sono la psoriasi, con trattamenti che spaziano dalle forme lievi alle severe, e la dermatite atopica, per la quale offriamo farmaci sia topici per le forme più lievi, che biologici per le forme più severe. Siamo quotidianamente impegnati nella ricerca di nuove molecole, esplorando anche le patologie dermatologiche rare, che rappresentano una parte importante delle malattie dermatologiche non ancora adeguatamente trattate. Lavoriamo sia allo sviluppo interno di nuove soluzioni sia in collaborazione con altre aziende, con l’obiettivo di colmare i bisogni insoddisfatti dei pazienti affetti da patologie dermatologiche
L’ impegno costante dell’azienda in dermatologia medica si concretizza in “investimenti costanti in ricerche a sviluppo che sono superiori al 20% del fatturato totale. Come responsabile della direzione medica - conclude Presutti - questo mi rende molto fiero e orgoglioso perché poter pensare che un quinto del fatturato della nostra azienda venga impiegato in ricerca e sviluppo credo che sia un segnale molto importante specie in un momento in cui fare ricerca non è facile. La nostra vicinanza alla classe medica e alle associazioni pazienti rappresenta per noi il momento più importante della nostra attività lavorativa in LEO”.