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Autismo: Iss, nuova linea guida diagnosi e cura, 27 raccomandazioni

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Roma, 9 ott. (Adnkronos Salute) - Pubblicata, dall'Istituto superiore di Sanità, una nuova linea guida sulla diagnosi e il trattamento del disturbo dello spettro autistico in bambini e adolescenti. Il documento prevede 27 raccomandazioni e una indicazione di buona pratica clinica che gli esperti - professionisti e familiari di persone autistiche - hanno formulato sulla base della letteratura più aggiornata e della loro esperienza professionale e personale. Il testo pubblicato riporta le raccomandazioni su quegli interventi diagnostici che non erano regolati dalle linee guida precedenti, e terapeutici, sia farmacologici che abilitativi e riabilitativi, da potenziare nella pratica clinica.

"Gli interventi raccomandati ora saranno pienamente esigibili - dichiara Maria Luisa Scattoni, coordinatrice dell'Osservatorio nazionale autismo e del Comitato tecnico scientifico per l'elaborazione delle linee guida - e potranno essere integrati tra di loro, se ritenuto appropriato dal medico, all'interno di un progetto terapeutico complessivo che tenga conto delle caratteristiche specifiche di ogni bambino o adolescente, della sua età, del suo profilo di funzionamento e del suo contesto di vita. Lo sviluppo di raccomandazioni diagnostiche, la partecipazione degli stakeholder, dalle associazioni di pazienti alle società scientifiche, e l'adozione di un metodo rigoroso che tiene conto degli aspetti di contesto sono elementi di grande novità rispetto a quanto sinora disponibile per le Istituzioni e l'intera comunità".

"Le linee guida sulla gestione dei disturbi dello spettro autistico contengono raccomandazioni a supporto delle decisioni degli operatori basate sulle migliori evidenze di sicurezza, efficacia, efficienza ed equità, che possono contribuire al miglioramento della qualità dei servizi erogati con maggiore soddisfazione dei professionisti e dei cittadini-utenti con una notevole riduzione dei contenziosi medico legali e la garanzia della sostenibilità del Ssn pubblico, equo e universalistico", dichiara Rocco Bellantone, commissario straordinario dell'Istituto superiore di Sanità.

Le raccomandazioni di buona pratica clinica sono state elaborate attraverso il metodo Grade (Grading of Recommendations, Assessment, Development and Evaluation), uno strumento di riferimento per la valutazione della affidabilità delle prove scientifiche e per la formulazione di raccomandazioni cliniche basate sulle evidenze. Ad oggi, più di 100 organizzazioni in 19 paesi in tutto il mondo supportano o utilizzano questo metodo, inclusa l'Organizzazione mondiale della Sanità per le sue importanti linee guida internazionali.

"La linea guida sulla diagnosi e il trattamento del disturbo dello spettro autistico in bambini e adolescenti è stata elaborata nel rispetto dei migliori standard internazionali per lo sviluppo di linee guida e può certamente essere considerata un brillante esempio di applicazione meticolosa e coscienziosa dei criteri per sviluppare raccomandazioni sanitarie affidabili e sicure", dichiara Holger Schunemann, epidemiologo clinico e direttore del Centro Grade della McMaster University (Canada) e coordinatore metodologico della Linea Guida. "Personalmente mi sento onorato e orgoglioso per essere stato coinvolto, in qualità di co-coordinatore insieme Franco Nardocci in questo importante progetto", aggiunge Schunemann.

I componenti del panel auspicano che la linea guida venga recepita quanto prima e che siano diffuse le raccomandazioni elaborate a tutela delle persone con autismo e delle loro famiglie inclusa la necessità di personalizzare la cornice terapeutica, predisporre iniziative formative sulle metodologie di intervento, attivare progetti di ricerca nel campo degli interventi e promuovere iniziative istituzionali dirette a disciplinare il curriculum formativo delle professionalità abilitate all'esercizio dei vari interventi. "Su tutte queste iniziative l'Iss è disponibile a collaborare con le istituzioni competenti, le società scientifiche e con le associazioni delle persone con autismo e delle loro famiglie", conclude Maria Luisa Scattoni.

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