Migranti: mons. Perego (Cei), ‘guerre, tratta, cento milioni nel mondo, ma politica fa passi indietro’

Roma, 18 giu. (Adnkronos) - Guerre, fame, tratta, sono in aumentare i rifugiati nel mondo: ormai cento mila nel mondo. Lo sottolinea monsignor Gian Carlo Perego, presidente della Commissione episcopale per le migrazioni e della Fondazione Migrantes. Alla vigilia della Giornata mondiale del rifugiato osserva: “Di fronte a questo fenomeno epocale, la politica continua a fare passi avanti, ma anche molti passi indietro”.

”Quest’anno, - osserva Perego - probabilmente, il numero dei rifugiati stimato sarà il più alto degli ultimi 50 anni: ormai 100 milioni nel mondo. Le guerre, anche l’ultima in Ucraina con sei milioni e mezzo di rifugiati e altrettanti profughi interni, i 34 conflitti in corso nel mondo, i disastri ambientali, la fame, la tratta e lo sfruttamento stanno costringendo sempre più persone e famiglie a lasciare la propria terra per chiedere protezione e asilo altrove“.

  

“Se da un lato - analizza - è apprezzabile la proposta europea che finalmente impegna ogni Paese, seppur in forma diversa, diretta o volontaria, alla solidarietà nei confronti di richiedenti asilo e rifugiati, dall’altra non si può non denunciare il ritorno alle deportazioni di ucraini in Russia e di migranti, per lo più asiatici, dall’Inghilterra in Rwanda, nonostante le condanne della Corte europea dei Diritti umani; l’aumento del numero dei morti nel Mediterraneo, sebbene siano diminuiti gli arrivi; la diversa attenzione prestata a richiedenti asilo e rifugiati di diversi Paesi; i respingimenti in mare e in terra senza identificazione e tutela; la crescita di violenze nei campi profughi di Libia, Sud Sudan, Ciad. L’auspicio è che la Giornata mondiale del rifugiato, che si celebra il 20 giugno accenda i riflettori sulla imprescindibile esigibilità dei diritti dei richiedenti asilo e dei rifugiati, senza i quali non si può immaginare un futuro e un mondo fraterno”.