'Ndrangheta: inchiesta 'Jonny', beni per 1,5 mln sequestrati a ex parroco e suoi nipoti
Reggio Calabria, 1 giu.(Adnkronos) - I finanzieri del Comando Provinciale di Crotone, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, hanno eseguito un decreto con il quale il Tribunale di Catanzaro - Ufficio Misure di Prevenzione, ha disposto il sequestro, finalizzato alla confisca, del patrimonio del valore di circa 1,5 milioni di euro riconducibile a un ex parroco di Isola di Capo Rizzuto e a due suoi nipoti. Il sequestro ha riguardato 3 fabbricati e una villa di pregio; un autoveicolo; partecipazione totalitaria in una società, all'epoca dei fatti attività del settore del turistico alberghiero; tutti i rapporti bancari intestati e/o riconducibili ai soggetti coinvolti e ai loro familiari.
Si tratta di un provvedimento di natura cautelare adottato dal Tribunale di Catanzaro nell'ambito del procedimento di prevenzione avviato con la proposta di applicazione della misura di prevenzione patrimoniale della confisca, sulla base delle indagini di natura economico-patrimoniale svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Crotone, volte a verificare la provenienza dell'ingente patrimonio riferibile ai destinatari del provvedimento e la sproporzione rispetto ai redditi dichiarati e alla attività lavorativa. Il procedimento di prevenzione, volto alla verifica della sussistenza dei presupposti per l'applicazione della misura di prevenzione patrimoniale, è ancora in corso. Le investigazioni hanno riguardato le vicende patrimoniali degli interessati a partire dal 2009 e si sono avvalse delle risultanze investigative del procedimento penale denominato "Jonny", nel cui ambito l'ex parroco è stato condannato dalla Corte di Appello di Catanzaro per il delitto di cui all'art. 416-bis del codice penale.