Sport: Vezzali, 'solo con gioco di squadra si vince e si hanno risultati'

Roma, 26 mag. - (Adnkronos) - "Mi ritengo fortunata perché ho vissuto lo sport come atleta e ora vivo l’altra faccia della medaglia, non meno importante della prima e non meno impegnativa, perché mi permette di mettermi a servizio del mio mondo, sfruttando tutto il bagaglio di conoscenze e competenze che ho maturato in questi anni. Nel mio passaggio dalla carriera di atleta a quella pubblico-istituzionale, dai miei successi di atleta a livello individuale al confronto con il mondo eterogeneo della politica, ho avuto conferma che per ottenere risultati significativi non si può mai prescindere dal 'fare squadra'". Lo dice la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport Valentina Vezzali nel suo intervento agli Stati Generali dello sport di Italia Viva.

"La direttrice della mia azione è quella di superare i personalismi e gli interessi particolari -prosegue la Vezzali-. La dimostrazione che senza il lavoro di squadra non si ottengono risultati sta nei fatti e parte dalla più ampia condivisione che si è tramutata in unanime espressione in Parlamento, siamo riusciti ad inserire lo sport in Costituzione e sarà incardinato a giugno a Montecitorio".

  

"Altra dimostrazione dell’importanza del lavoro di squadra l’ho avuta attraverso la sinergia con il Presidente Draghi e il Ministro Bianchi per l'introduzione dell'insegnamento dell'educazione motoria sin dalla scuola primaria, risultato storico atteso da oltre 60 anni e che ha ricevuto il plauso delle forze politiche -sottolinea la sottosegretaria allo sport-. Era dal 1958, con Aldo Moro come Ministro dell’Istruzione, che si attendeva questo momento. E ancora, i correttivi che stiamo apportando alla disciplina sul lavoro sportivo, con la finalità di garantire tutele, sostenibilità e prospettive di sviluppo, sui quali lavoriamo incessantemente da quasi un anno, dopo aver coinvolto in una consultazione pubblica tutti gli organismi sportivi e ora coinvolgendo il mondo politico e istituzionale", conclude la sei volte campionessa olimpica di fioretto.