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Covid: don Matteo (Nembro), ‘prete no vax calpesta memoria morti, bene vescovo che l'ha sospeso'

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Milano 10 feb. (Adnkronos) - “Quando c'è stato l'avvio della pandemia nel 2020 noi eravamo il cuore del fenomeno, con il record di mortalità. Leggere che adesso un prete si prende la briga di andare in difesa di chi ha deciso di non fare il vaccino mi sembra veramente un aver dimenticato quello che è successo”. Così don Matteo Cella, prete di Nembro, il paese della Bergamasca simbolo della prima ondata di Covid, commenta all'Adnkronos l'iniziativa portata avanti dal viceparroco no vax di Mapello (Bg), don Emanuele Personeni, che da domani conta di girare a piedi e in bicicletta per le parrocchie, per diffondere il suo pensiero critico nei confronti del green pass e dell'obbligo vaccinale.

Oggi, alla vigilia della partenza, il vescovo di Bergamo monsignor Francesco Beschi, è però intervenuto sulla questione, sollevando don Personeni dall'incarico parrocchiale. “Ha fatto bene. Già in novembre la Diocesi aveva preso una posizione quando don Emanuele e gli altri di Mapello avevano firmato un documento criptico nei confronti dei vaccini”, osserva il curato di Nembro, che ieri, attraverso i social, ha fatto sapere a don Personeni di non essere gradito in paese.

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