Covid: Ricciardi, 'vaccinare l'Africa è interesse di tutti, virus cambia velocemente'
Roma, 26 gen. (Labitalia) - “Non si era mai visto nella storia un virus che avesse tre varianti di preoccupazione in un anno. Non si ha la piena consapevolezza della velocità della variabilità che, appunto, porta alle varianti. Vaccinare l'Africa è interesse di tutti, anche per questo". Lo ha detto Walter Ricciardi, professore di Salute Pubblica all'Università Cattolica del Sacro Cuore e consigliere del ministro della Salute per la pandemia, nel corso dell'incontro organizzato da Fiera Roma e Amref “Salute e sviluppo: l'impegno per l'Africa”. L'appuntamento, che si è tenuto oggi presso il Maeci, ha preso spunto dai risultati dell'indagine “La narrazione sull'Africa” realizzata da Ipsos per Amref Health Africa - Italia.
"Ma il problema più grande -ha proseguito Ricciardi- oggi è di salute pubblica in Africa. Per dare un'idea: una madre africana di solito fa chilometri per la vaccinazione dei suoi figli. Per il covid questo non accade. Perché la strada di quella madre verso il vaccino è bloccata da una pesante infodemia e dalla mancanza di vaccini. Una comunicazione che vede combinate notizie adeguate e false informazioni".
"Usciremo - ha proseguito Ricciardi - da questa pandemia solo mettendo fine al protezionismo sui vaccini, che è l'unica strada per immunizzare gli otto miliardi di abitanti della terra contro il Covid-19. L'Italia è sempre stata a favore di questa strada. Permettere la produzione di vaccini a Paesi che da soli hanno già quasi le capacità e i mezzi per produrli per tutto il mondo, come l'India, il Sud Africa e l'Indonesia è l'unica strada per uscire dalla pandemia. Nessuno però sta promuovendo in modo adeguato questa via, neanche l'Unione europea, dove la Germania ha ancora una posizione contraria".