Fisco: tributaristi, fondamentale interoperabilità banche dati digitali per semplificazione sistema
Roma, 16 set. (Labitalia) - Nei giorni scorsi l'Istituto nazionale tributaristi (Int) ha inviato alla commissione parlamentare di Vigilanza sull'anagrafe tributaria, presieduta dal deputato Ugo Parolo, una memoria a supporto dell'Indagine conoscitiva sulla digitalizzazione ed interoperabilità delle banche dati fiscali, che la Commissione bicamerale sta svolgendo. Si tratta di una prima memoria illustrativa del pensiero dell'Int sulla problematica dell'interoperabilità delle banche dati fiscali, ritenuta: "...di fondamentale importanza per la semplificazione degli adempimenti e l'ottimizzazione dell'utilizzo dei dati, a maggior ragione nel nostro Paese, dove l'amministrazione finanziaria, anche grazie al lavoro degli intermediari fiscali abilitati, risulta gestire un numero di documenti e dati digitalizzati tra i più consistenti dei Paesi Eu".
La memoria, che fa seguito a quanto già ribadito dal presidente dell'Int Riccardo Alemanno in precedenti incontri istituzionali quali gli Stati Generali dell'Economia e l'audizione davanti alle commissioni Finanze di Camera e Senato, anticipa quello che sarà, nella volontà dell'Int, un documento più approfondito su digitalizzazione ed interoperabilità delle banche dati, approfondimento che sarà inviato alla Presidenza del Consiglio, ai vari ministeri ed alle Commissioni parlamentari competenti.
"La nostra volontà - dichiara Alemanno - è quella di supportare quanto indicato nel Pnrr in tema di digitalizzazione, da anni ribadiamo che le varie banche dati fiscali devono potersi interfacciare ottimizzando l'utilizzo dei milioni di dati in esse archiviate, purtroppo ciò al momento presenta delle forti carenze e questo mette in difficoltà il cittadino contribuente creando una serie di complicazioni e ripetizioni di dati".
I contenuti del documento che presenteremo saranno supervisionati ed in parte elaborati da Enrico Molinari, uno dei maggiori conoscitori dei sistemi digitali, esperto che abbiamo la fortuna di avere tra i componenti del nostro Comitato per la Riforma fiscale perché, come ho avuto già occasione di ribadire, una digitalizzazione efficace è alla base della semplificazione del nostro sistema tributario, che deve essere uno degli obiettivi primari della riforma fiscale".
Dal canto suo Molinari sottolinea: "La collaborazione all'interno delle Pubbliche Amministrazioni e tra gli Enti Pubblici con soggetti terzi per lo scambio di informazioni, nel rispetto del diritto e della privacy, è un obiettivo non solo coerente al Piano nazionale di ripresa e resilienza, ma anche strategico per la diffusione della cultura del digitale in Italia ed indispensabile alla Riforma fiscale del Paese".
"Trasformare la Pa - aggiunge - in 'OpenPa' grazie alla tecnologia significa oggi utilizzare tutti gli strumenti digitali a disposizione per condividere il processo di semplificazione vissuto in modo marginale da cittadini, imprese e professionisti e, prendendo spunto dalle parole del presidente del Consiglio Mario Draghi al 15° Forum economico italo-tedesco, consentire alle imprese di lavorare in modo più giusto e competitivo".