**Covid: AstraZeneca zavorra piano vaccinale ma Draghi conferma, 500mila dosi al 30/4**
Roma, 7 apr. (Adnkronos) - E' un nuovo stop and go, che rischia però di far deragliare il piano vaccinale. La decisione dell'Europa, dunque del governo italiano, di raccomandare le dosi del vaccino Astrazeneca agli over 60, 'scudando' i più giovani con Pfizer, Moderna e J&J, rischia di alimentare lo scetticismo verso il vaccino di Oxford. Con circa due milioni di dosi AstraZeneca che ancora giacciono nei frigo e oltre un milione e duecentomila persone, tra docenti e forze dell'ordine, che attendono la seconda dose a maggio e che ora non sanno come andrà a finire.
A chiedere chiarezza per loro, durante l'incontro con le Regioni, il governatore veneto Luca Zaia, che vuole "indicazioni certe", "no a confusione o fai da te", intima. Il ministro della Salute Roberto Speranza rassicura, una circolare con delle indicazioni chiare verrà scritta già in serata. Le Regioni, è il messaggio del governo, non procederanno in ordine sparso. Ma a sera regna lo sconforto. Alimentato dalla consapevolezza di un cambio di rotta che segna un'innegabile inversione a U, visto che a inizio campagna AstraZeneca veniva riservato proprio ai meno anziani. Con la Gran Bretagna, per giunta, costretta a tornare sui suoi passi seppur parzialmente: dopo aver difeso a spada tratta il vaccino di Oxford ora eviterà di darlo agli under 30. E' una giornata a tinte fosche per l'Europa tutta, mentre dagli States il virologo della Casa Bianca, Anthony Fauci, mette in chiaro che gli Usa non hanno bisogno del vaccino anglo-svedese perché dispongono di tre sieri eccellenti che basteranno per tutti.
A Palazzo Chigi, però, non si scompongono. Il premier Mario Draghi, assicurano i beninformati, è deciso a centrare l'obiettivo delle 500mila dosi al giorno entro fine aprile. Il piano vaccinale andrà rimodulato, ma lo sarà in modo da non subire rallentamenti, è il messaggio di fiducia che rimbalza. Il commissario Francesco Paolo Figliuolo mette in chiaro: la raccomandazione su Astrazeneca non avrà impatto sul piano vaccinale. Da domani le dosi del vaccino anglo-svedese andranno alla fascia tra i 60 e i 79 anni. Insomma, nella war room del piano vaccinale si tira dritto.