Covid: verifica Asl su vaccino a Scanzi, 'procedura corretta, nessuna irregolarità'
Arezzo, 22 mar. - (Adnkronos) - "Nessuna irregolarità" nel caso di Andrea Scanzi, 46 anni, il giornalista del "Fatto Quotidiano" a cui è stata somministrata venerdì pomeriggio, 19 marzo, una dose del vaccino AstraZeneca al Centro Affari di Arezzo (nel primo giorno dopo la ripresa delle vaccinazioni seguite allo stop). Scanzi ha potuto essere vaccinato, spiegano all'Adnkronos fonti della Asl Toscana Sud Est, perchè era stato inserito nella cosiddetta 'lista dei panchinari', cioè in un elenco delle persone che l'Azienda sanitaria, in caso di disdette degli aventi diritto, contatta per inoculare le dosi rimaste inutilizzate alla fine giornate ed evitare così che vengano gettate via.
La Asl Toscana Sud Est, come apprende l'Adnkronos, ha svolto una verifica interna sull vicenda che ha sollevato molte polemiche, a partire dai social, ed ha concluso che "tutta la procedura si è svolta correttamente". La verifica è stata fatta dalla direzione generale dell'Azienda sanitaria, guidata da Antonio D'Urso, d'intesa con Evaristo Giglio, il direttore del distretto sanitario di Arezzo e responsabile del centro vaccinale dove Scanzi si è recato.
Il modulo per iscriversi nella lista di riserva è stato pubblicato on line dalla Asl Toscana Sud Est sabato scorso, un giorno dopo la vaccinazione di Scanzi. Già nei giorni precedenti, però, era già stata stilata una lista con le segnalazioni dei medici di base da utilizzare in caso di dosi avanzate a fine giornata. Queste segnalazioni sono legate all'appartenenza delle persone da vaccinare a determinate categorie, tra cui quelle dei 'caregiver' familiari, nella quale rientrava Scanzi, con due genitori assistiti, uno dei quali anche in base alla legge 104.