**Governo: rush finale per sottosegretari, incognita su 'quota' Draghi**
Roma, 21 feb. (Adnkronos) - A meno di un'accelerazione improvvisa, secondo fonti di maggioranza, sembra difficile che si riesca a chiudere domani sulla squadra dei sottosegretari. Forse servirà qualche ora in più. Sul tavolo del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli, i 'desiderata' delle varie forze politiche. I partiti, in questi giorni, si sono mossi sulla falsa riga di quote tutte 'politiche': 11 o 12 posti per i grillini, 7 o 9 per la Lega e per il Pd, 7 a FI, 2 a Italia viva, 1 a LeU come agli altri cespugli centristi.
Senza fare i conti sulla possibilità che alcune caselle possano essere indicate dal premier Mario Draghi. In primis al Mef. Qui il presidente potrebbe indicare una sua figura di riferimento. Ma anche le forze politiche puntano a loro rappresentanti a via XX Settembre a maggior ragione per la presenza di un ministro 'tecnico'. Nei 5 Stelle, per dire, viene dato in pole il ritorno di Laura Castelli al Mef. Così come il Pd punta alla riconferma di Antonio Misiani. Ma c'è anche la Lega a spingere per un suo esponente al Mef e si fa il nome di Massimo Bitonci.
E non solo. Matteo Salvini è in pressing per 'tornare' al Viminale. Il nome che circola è quello di Stefano Candiani, meno 'divisivo' dal punto di vista dei dem di Nicola Molteni ma, proprio in virtù del possibile ingresso di un leghista all'Interno, il Pd vorrebbe mantenere un suo esponente e nel caso Matteo Mauri, già viceministro nel Conte 2. Un'altra casella che i dem puntano a riconfermare è quella dell'Editoria con Andrea Martella.