Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Zona gialla e regole, Speranza: "Rischio virus resta alto"

default_image

  • a
  • a
  • a

(Adnkronos) - "Zona gialla non significa scampato pericolo". Roberto Speranza, ministro della Salute nel governo uscente, si esprime così in un post su Facebook. Il primo weekend in zona gialla per molte regioni, con regole più soft e misure meno restrittive, è stato caratterizzato da affollamenti nelle strade dei centri cittadini e dalla presenza di molti clienti in ristoranti e bar. "Serve massima prudenza su tutto il territorio nazionale. Non dobbiamo vanificare i progressi delle ultime settimane, risultato dei sacrifici fatti finora. Zona gialla non significa scampato pericolo. Il virus circola e il rischio, anche per via delle varianti, resta alto. Non possiamo scherzare con il fuoco", scrive Speranza. Nella zona gialla, come è noto, è prevista la riapertura di ristoranti e bar, con prevedibile aumento di clienti nei locali, complici anche le condizioni meteo favorevoli nella giornata di ieri in molte aree del paese.

COPRIFUOCO E SPOSTAMENTI - Il coprifuoco è fissato dalle 22 fino alle 5. Dopo quell'ora ci si può muovere solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità o per motivi di salute. Per spostarsi in quegli orari bisognerà fare un'autocertificazione. Resta l'obbligo di mascherina anche all'aperto, a eccezione dei bambini sotto ai sei anni, di chi svolge attività sportiva e di chi ha patologie. Fino al 15 febbraio è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, tranne quelli per esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute.

VISITE - Una sola volta al giorno è permesso spostarsi verso un'altra abitazione privata abitata della stessa Regione o Provincia autonoma, tra le 5 e le 22, a un massimo di due persone, oltre a quelle che già vivono nella casa di destinazione. Chi si sposta può portare con sé i figli minori di 14 anni e le persone disabili o non autosufficienti conviventi.

SCUOLA - Le scuole superiori adottano la didattica in presenza almeno al 50 per cento ed entro il limite del 75 per cento. Per medie ed elementari resta la didattica in presenza, ma con l'obbligo di mascherina per i bambini con più di sei anni. Le università organizzano la didattica con le autorità regionali.

BAR E RISTORANTI - Per bar e ristoranti restano le regole di apertura dalle 5 alle 18, consegna a domicilio consentita, asporto possibile con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. I musei possono rimanere aperti dal lunedì al venerdì tranne nei giorni festivi.

CINEMA, TEATRI, SPORT - Rimangono chiusi i cinema, i teatri, le sale scommesse, le sale da gioco, le discoteche, le sale da ballo, le sale da concerto, le palestre, le piscine, i parchi tematici, le terme, i centri benessere. I negozi sono aperti ma i centri commerciali sono chiusi nel weekend. Chiusi gli impianti sciistici fino al 15 febbraio, previa autorizzazione delle autorità regionali, in base alla situazione sanitaria.

Dai blog