**Governo: Conte ter in salita, da Di Maio a Lamorgese i piani B sul tavolo**
Roma, 27 gen. (Adnkronos) - Il totonomi impazza tra i Palazzi del potere, mentre le quotazioni del Conte ter perdono quota, visto che l'allargamento della maggioranza non decolla. E così si torna a parlare con insistenza di un governo politico guidato da un tecnico, sul modello dell'esecutivo Ciampi, ossia il governo guidato nel 1993 dall'allora Governatore della Banca d'Italia. I nomi che girano con insistenza per una soluzione di questo tipo sono quelli di Carlo Cottarelli, Ignazio Visco -per un vero e proprio 'remake' del governo Ciampi- Marta Cartabia e Luciana Lamorgese, con le due donne in pole, mentre l'ipotesi Mario Draghi sembra tramontare: in pochi credono che l'ex numero uno della Bce potrebbe mai accettare.
Ma il toto-nomi si fa più interessante quando si ragiona su un governo tutto politico, ipotesi che vedrebbe Conte col cerino in mano, tanto più se la maggioranza dovesse restare invariata. In questo caso, in cima alle quotazioni c'è senz'altro Luigi Di Maio. Il suo nome gira a tal punto da costringere il titolare della Farnesina a ribadire ripetutamente il pieno sostegno a Conte, per allontanare i dubbi di un suo interesse a prenderne il posto. A tirarlo in ballo ci ha pensato anche l'ex ministra renziana Teresa Bellanova, che ha detto chiaramente, alle telecamere di Tgcom24, che Conte non è l'unico nome e che su Di Maio Iv non porrebbe alcun veto.
Sempre sul fronte M5S, si fanno anche i nomi del ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e del presidente della Camera Roberto Fico, che tuttavia accetterebbe -è pronto a scommettere chi gli è vicino- solo se il Colle lo mettesse all'angolo per uscire dalla crisi con un governo istituzionale. Sul fronte Pd, invece, circolano i nomi del segretario dem Nicola Zingaretti, ma anche del suo vice, Andrea Orlando, di Dario Franceschini, Lorenzo Guerini e del responsabile del Mef, Roberto Gualtieri. Altra ipotesi circolata nelle ultime ore, il ritorno a Roma e a Palazzo Chigi di Paolo Gentiloni.