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**Governo: Renzi ritira ministre ma non chiude, 'ora Conte costretto a confronto'**

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Roma, 13 gen. (Adnkronos) - "Se non l'avessimo fatto, il confronto non sarebbe mai cominciato. Adesso può iniziare, Conte è costretto a farlo". Così da Iv si sintetizza il senso della mossa di Matteo Renzi che, dopo una giornata in cui tutto sembrava andare verso una 'pacificazione', ha fatto saltare il banco confermando il ritiro della delegazione Iv dal governo. Una mossa, si spiega, che non vuole spingere Conte alle dimissioni. "Renzi non ha mai detto che Conte si deve dimettere". Ma ad aprire quel confronto che "dopo il 5 novembre, quando si videro Conte e il leader della maggioranza, non c'è più stato", si sostiene.

Intanto il primo passaggio è vedere se Conte accetta le dimissioni. In caso contrario, il ragionamento dei renziani è che il premier potrebbe verificare da qui a qualche giorno se ci sono le condizioni per un nuovo patto di legislatura. E magari con una nuova compagine della squadra di governo. "Oppure se vuole andare in aula, faccia pure... sta a lui decidere".

Del resto, visto che Renzi ha assicurato che non mancheranno i voti di Iv su misure anti-Covid e scostamento, non ci sono appuntamenti parlamentari ravvicinati per uno showdown in aula. Quei provvedimenti dovrebbero essere al sicuro. E intanto potrebbe "iniziare quel confronto vero che finora non c'è stato". Renzi ha ripetuto più volte stasera che una discussione non si fa con i post su Fb o parlando in piazza davanti alle telecamere.

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