Accademia Crusca: per tutto il 2021 la parola di Dante 'fresca di giornata' (3)
(Adnkronos) - L'Accademia della Crusca segnalerà anche parole espressive e tuttora dense di significato come "tetragono" (Paradiso, XVII, 24), capace di resistere agli urti della sfortuna; "botolo" (Purgatorio, XIV, 46) cane piccolo e di poca forza, ma che si sfoga nel latrare e abbaiare; "broda" (Inferno, VIII, 53), non il brodo dei cuochi stellati di oggi, ma l’acqua del fiume infernale, fangosa, paludosa e fumosa, acqua grassa; "bruti" (Inferno, XXVI, 119), non uomini, ma quasi animali, o animali a tutti gli effetti, incapaci di desiderio di conoscenza, privi della nobile spinta che agisce nell’uomo, anche se non è priva di rischio, come insegna appunto il canto di Ulisse.
Voci onomatopeiche come "cricchi" (Inferno, XXXII, 30), forse la più antica voce onomatopeica attestata nell’italiano scritto, con cui Dante rende il rumore dello scricchiolio del ghiaccio che sta per rompersi, riferendosi al Cocito, il fiume ghiacciato infernale; "tin tin" (Paradiso, X, 143) per indicare il gradevole suono prodotto dalle ruote del congegno di un orologio a sveglia, a cui viene paragonata la corona delle anime beate che appaiono a Dante, muovendosi in giro e cantando.
Il ricco vocabolario dantesco è oggetto di un altro progetto della Crusca, già da tempo in corso, il Vocabolario Dantesco, frutto della stretta collaborazione fra l’Accademia e l'Istituto del Cnr Opera del Vocabolario Italiano, una risorsa informatica accessibile gratuitamente e in continuo aggiornamento vocabolariodantesco.it. Per conoscere le numerose iniziative dell’Accademia e quelle delle altre istituzioni fiorentine, è possibile consultare il sito web dell’Accademia della Crusca accademiadellacrusca.it e quello del Comune di Firenze 700dantefirenze.it.