Mes: Gasparri, 'governo disgrazia peggiore Italia ma guardo numeri e non cadrà mercoledì'
Roma, 6 dic. (Adnkronos) - "Questo governo è la disgrazia peggiore per un Paese in emergenza, ma invito a guardare i numeri e temo che non sarà mercoledì il giorno del giudizio". Alla vigilia della votazione in Parlamento sul Mes e del rincorrersi delle previsioni sulla tenuta del governo, il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, pur ripetendo più volte di "auspicare la caduta al più presto dell'attuale governo", ritiene che questo non accadrà la prossima settimana, "senza dover far ricorso a soccoritori palesi od occulti". Una previsione basata su un'analisi dei numeri affidata all'Adnkronos.
"Questo governo -premette e sottolinea con vigore l'esponente azzurro- è la disgrazia peggiore per un Paese in emergenza, formato da persone incommentabili, ma temo che non sarà mercoledì il giorno del giudizio. Invito a guardare i numeri nella loro cruda realtà, perché leggo di tutto e di più alla vigilia di questo voto sul rischio di crollo del governo, che peraltro lo meriterebbe, e su soccorritori palesi od occulti".
"Ripeto, guadiamo i numeri alla vigilia di questo voto e guardiamoli per il Senato, dove le situazioni sono sempre più complesse. L'esperienza ci dice che fisiologicamente non saranno presenti tutti i 320 senatori: ad esempio in occasione del voto sull'ultimo scostamento (dove il quorum obbligatorio era di 161 che mercoledì non servirà visto in questo caso basterà un voto in più) i votanti sono stati 287 e in occasione delle comunicazioni del ministro della Salute, Speranza, di mercoledì scorso, sono stati 265. Ammettiamo che mercoledì prossimo i presenti e i votanti siano 300, non per defezioni volute e programmate ma sulla base di una previsione realistica fondata sulle esperienze passate. Conte per prevalere avrebbe quindi bisogno di 151 voti".