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Roma, conti in rosso per oltre 200 mln

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Roma, 7 ott. - (Adnkronos) - Conti in profondo rosso per la Roma. Il club giallorosso, infatti, ha pubblicato su richiesta della Consob, un documento per quantificare le perdite dell'esercizio 2019/2020, fornendo delle indicazioni preliminari sui risultati economici conseguiti al 30 giugno 2020. I numeri raccontano di conti in rosso per 242,5 milioni di euro.

"A livello consolidato, la perdita dell'esercizio 2019/20 è stimata in 204 milioni di euro" si legge nel documento pubblicato dalla Roma. Dati che hanno portato il negativo netto del patrimonio a 242,5 milioni, sui quali incidono la mancata qualificazione in Champions League e i mancati ricavi al botteghino e commerciali dovuti alla pandemia. Il risultato negativo era stato in parte già preventivato dalla Roma, anche se al 31 dicembre scorso la perdita era di circa 87 milioni.

Un rosso che il club spiega così: "Nonostante le misure adottate per mitigarne le conseguenze, tale situazione di emergenza ha avuto e sta avendo ripercussioni significative sulle attività economiche della società e del gruppo determinando un contesto di generale incertezza sui proventi di AS Roma rivenienti dai diritti televisivi, dalle sponsorizzazioni, e in generale da tutte le attività commerciali del gruppo. L'andamento dei proventi, inoltre, è stato solo parzialmente compensato da minori costi, la cui riduzione nell'esercizio è principalmente legata al personale tesserato".

Nella sessione di mercato appena chiusa la Roma ha ceduto giocatori per ingaggi complessivi da 29,5 milioni, mentre gli stipendi dei nuovi arrivati sono pari a 15 milioni. "La perdita civilistica al 30 giugno 2020 - informa ancora la nota della Roma - è ad oggi stimata in 188 milioni di euro ed ha determinato un ulteriore peggioramento del patrimonio netto separato di A.S. Roma S.p.A., che a fine esercizio è stimato negativo per 88,1 milioni di euro, rispetto ad un valore positivo pari a 10,5 milioni al 30 giugno 2019, con una flessione di 98,6 milioni". Alle porte ora c'è un nuovo aumento di capitale, già preventivato dai Friedkin al momento del passaggio di proprietà.

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