Fismad, al via campagna prevenzione cancro colorettale
Roma, 7 ott. (Adnkronos Salute) - "Il cancro colorettale si può sconfiggere. Il test funziona davvero e salva la vita. La fortuna non c’entra, la prevenzione…non è questione di culo!". Questo lo slogan della campagna promossa dalla Federazione italiana società malattie apparato digerente (Fismad) per la prevenzione del cancro colorettale. Testimonial d’eccezione Paolo Cevoli, che con il suo mood squisitamente ironico, si fa ambasciatore dell’informazione sull’importanza dello screening. La campagna si svilupperà trasversalmente sui media on- e off-line e sui social network.
"Robuste evidenze scientifiche hanno dimostrato che lo screening per cancro colorettale riduce del 20% il numero di nuovi casi e la mortalità per questo tumore del 30%", spiega Elisabetta Buscarini, presidente Fismad e direttore Uoc Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva ospedale Maggiore di Crema. "Eppure in Italia l’adesione rimane stabile su valori di poco superiori al 40%". L’esame del sangue occulto nelle feci è ancora poco noto al grande pubblico e troppo spesso la prevenzione del cancro colorettale viene associata alla colonscopia. Ecco perché l’obiettivo della comunicazione sarà soprattutto quello di fare chiarezza sulla modalità di screening del cancro colorettale: un semplice test che rileva la presenza di sangue occulto nelle feci.
Il percorso dello screening offerto gratuitamente dal Ssn - ricorda una nota - prevede l’invito, a partire dai 50 anni di età, ad eseguire ogni due anni questo tipo di analisi, che non ha significato diagnostico, ma è un indizio per identificare la presenza di cancro colorettale e dei polipi intestinali, che si possono asportare per impedirne la possibile trasformazione in tumore maligno.