Coronavirus: Orsini (Fi), 'responsabilità Cina e Oms, rafforzare multilateralismo'
Roma, 4 ago. (Adnkronos) - “E' ancora troppo presto oggi per capire quali saranno gli effetti permanenti della pandemia da Coronavirus che sta affliggendo il mondo in questi mesi. Quello che la storia ci insegna, però, è che eventi come questo determineranno trasformazioni permanenti. Il mondo che siamo abituati a conoscere non sarà più lo stesso. Gli effetti potrebbero essere quelli che ha molto ben definito Henry Kissinger i primi giorni della pandemia, mentre noi ci dilettavamo parlare di razzismo: la crisi dell'ordine liberale internazionale, una crisi che può diventare irreversibile, che può fare di questa pandemia per l'Occidente democratico quello che la peste nera del 300 è stata per l'Europa medievale". Lo ha affermato il deputato di Forza Italia Andrea Orsini, intervenendo nell'Aula di Montecitorio sulle mozioni volte alla promozione di un'indagine internazionale sulle origini dell'epidemia da COVID-19.
"È una crisi -ha aggiunto- certamente favorita dal fatto che la Cina, culla della malattia, ne è uscita per prima e con minori danni strutturali. Non è da oggi che il presidente Berlusconi, a lungo inascoltato, denuncia il pericolo legato a un disegno imperialistico del comunismo cinese, un disegno che ha caratteristiche economiche, politiche, ideologiche e militari, una sfida alla quale il mondo occidentale deve rispondere tutto insieme, una sfida per la quale è necessaria l'Europa, un'Europa che sappia finalmente essere soggetto politico e militare. Non vi è dubbio che vi siano grandi responsabilità omissive della Cina, almeno nella parte iniziale. Non vi è dubbio neppure sul fatto che altrettanto gravi siano le responsabilità dell'Organizzazione mondiale della sanità, sulla quale del resto è dominante l'influenza politica del governo cinese. Tuttavia, questo non si risolve né con la richiesta simbolica di risarcimenti alla Cina, né con il taglio dei finanziamenti all'Oms, si risolve -ha concluso Orsini- con un rafforzamento del multilateralismo che vincoli la Cina alle regole di quell'ordine liberale internazionale che dobbiamo difendere ad ogni costo”.