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Enna: prendevano reddito cittadinanza anche se ottenevano fondi Ue, denunciati 36 imprenditori

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Palermo, 28 mag. (Adnkronos) - Si dichiaravano indigenti mentre, in realtà, percepivano provvidenze comunitarie previste dalla politica agricola comune quali imprenditori agricoli per decine di migliaia di euro, ottenendo così indebitamente il reddito di cittadinanza. Scoperti dalle fiamme gialle del Comando Provinciale Enna a seguito di una preliminare analisi di rischio condotta a largo raggio nei riguardi di 7.600 beneficiari di contributi dell'Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura –AGEA-, e potenzialmente in grado di sfuggire alla verifica dei requisiti reddituali e patrimoniali richiesti per ottenere il sussidio. In particolare, i finanzieri della Tenenza di Nicosia, sotto il costante coordinamento del Comando Provinciale, hanno espletato una serie di attività volte ad individuare e reprimere condotte penalmente rilevanti, perpetrate con il fine ultimo dell'illecita percezione della citata misura di sostegno.

Il reddito di cittadinanza, come noto, spetta unicamente in presenza di stringenti requisiti, autocertificati dal richiedente e volti a dimostrare non solo la propria condizione di difficoltà, ma anche quella dei componenti il nucleo familiare di riferimento.

In effetti, sebbene gli aiuti all'agricoltura a favore degli imprenditori del settore primario non formino oggetto di dichiarazione ai fini fiscali, lo stesso non vale per la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) ai fini del rilascio dell'attestazione ISEE la quale contiene le informazioni di carattere anagrafico, reddituale e patrimoniale necessarie a descrivere la situazione economica complessiva riferita all'intero nucleo familiare del richiedente. Detta dichiarazione è necessaria per ottenere il reddito di cittadinanza; misura di sostegno tendente ad assicurare un livello minimo di sussistenza ai destinatari, in attesa di inserimento nel mondo del lavoro.

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