Massima urgenza
Pochi giorni, poi non mangia piu' Fate la spesa a Giuseppe Conte
La domanda era fondamentale, e ovviamente è stata fatta a Giuseppe Conte durante l'intervista concessa al quotidiano La Stampa: "Quanto cibo c'è oggi nel suo frigorifero?". La risposta però è stata drammatica: "Nei giorni scorsi non ho avuto un attimo per fare la spesa. Quando posso mi piace farla personalmente". Dunque solo pochi giorni e l'uomo che guida la lotta italiana al coronavirus potrebbe restare senza pranzo e senza cena. Decretino dopo decretino non trova proprio i due minuti per andare al supermercato a rifornirsi. Non possiamo che dichiarare lo stato di emergenza nazionale e mobilitarci tutti. Per questo propongo di modificare il modulo di autocertificazione oggi disponibile consentendo a qualsiasi cittadino italiano di fare la spesa al premier consegnandogliela ovviamente a Palazzo Chigi. Ho creato anche un hashtag per l'occasione: #failaspesalpremier. Mi raccomando, massima urgenza. Devo per altro arguire da quella intervista che la situazione sia tragica alla presidenza del Consiglio dei ministri, dove Conte dispone tutt'ora di un alloggio presidenziale. Disponeva anche prima della crisi di maggiordomo e personale di servizio che solitamente provvedeva ad assicurargli un pasto caldo e perfino di barbiere personale per il taglio di barba e capelli. Evidentemente con l'emergenza coronavirus debbono essere spariti tutti (bravino però Conte- vedendolo su FB- a farsi il capello e la barba da solo), e anche la cassa della presidenza del Consiglio sarà restata a secco. Ecco, se oltre a fargli la spesa c'è anche qualche partita Iva disposta a cedergli quei munifici 600 euro di marzo che lui ha elargito di fronte alla chiusura di uffici e botteghe, si faccia avanti!