Grillini, ecco le ragioni della sventola abruzzese
Perché il M5s si è preso quelle sberle arrivate dalle urne di Abruzzo? Checchè dicano ufficialmente i suoi leader, in privato la sconfitta brucia. E in genere la si attribuisce alla "perdita di identità" che i grillini avrebbero vissuto in questi mesi in cui sono entrati nelle stanze del potere. Questo è in parte vero, e ben si capisce il malumore della base ben evidenziato alla festa nazionale del M5s al circo Massimo a Roma da Beppe Grillo: "arrivato qui ho visto una marea di auto blu. Mi hanno detto: sshht, sono quelle dei nostri...". C'è questo, c'è la difficoltà di stare dietro a Matteo Salvini che è più rapido ed efficace di tutti e scappa sempre altrove. Ma c'è anche un rapporto stretto con i militanti che confonde un poi la realtà: i voti del M5s non arrivano da lì, anzi. Ci fossero solo iscritti e militanti probabilmente non ci sarebbero stati i numeri nemmeno per superare le soglie di sbarramento alle varie elezioni. Invece al M5s sono arrivati i voti degli ex tifosi di Silvio Berlusconi e dehli ex di Pierluigi Bersani e così via. Quelli non sono attivisti, proprio no. E nemmeno no Tav, no Tap e così dicendo. Non sono ideologici, erano stufi dei loro politici e si aspettavano di cambiare. Si attendono dei sì, e non dei no. Come è normale non votano bandiere, ma nella speranza di cambiare in meglio la propria vita. Se dopo nove mesi un governo non ha partorito quel miglioramento e magari va pure peggio, ti mandano a quel paese. Semplice, è tutto qui.