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Salvini e Di Maio, o al governo o a fare comizi

Da una decina di giorni c'è un trio che scorrazza per le piazze di Abruzzo: Alessandro Di Battista, Luigi Di Maio e Matteo Salvini. In ogni piazza si pungono e litigano a distanza, aprendo polemiche continue dalla politica economica a quella estera. Poi fanno promesse mirabolanti, con "Oh" di meraviglia quando scoprono che le cose non funzionano. Peccato che quel trio appartenga ai due partiti di maggioranza che hanno il governo del paese: Lega e M5s. E che due di loro siano addirittura vicepremier dell'esecutivo in carica. Se qualcosa non funziona in Abruzzo, il problema dovrebbe essere loro perché da lungo tempo non stanno più all'opposizione. Sintomatica la scoperta sulla lentezza dei treni fra Pescara e Roma che tutti e tre hanno fatto durante i comizi (per i due grillini ci vogliono 6 ore, per il leghista ci vogliono 5 ore e manco su questo sono d'accordo). Propongono l'alta velocità su quella linea. Solo che non ci hanno pensato quando bisogna farlo: non un euro è stato messo pewr questa opera nè nella legge di bilancio per il 2019, nè nelle tabelle 2019-2021. Quindi stanno prendendo in giro gli abruzzesi (trattando da scemi gli elettori), e non è serio farlo. Forse dovrebbero smettere di girare per comizi, e chiudersi guardandosi negli occhi a palazzo Chigi risolvendo i loro problemi, e discutendo fino a quando non troveranno una soluzione per problemi che bisogna pure affrontare. Dalla Tav, alla giustizia,  al Venezuela...

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