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Baglioni difende il Festival. Bisio: "Nessuna pressione politica"

E Virginia Raffaele promette: dopo i Casamonica basta saluti

Carmen Guadalaxara
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Gli ascolti sono in calo ma per il dittatore artistico Claudio Baglioni “il progetto ha avuto un buon battesimo”. “Il mio lavoro – spiega Baglioni - servirà anche per chi verrà dopo. Siamo complessivamente soddisfatti, soprattutto di aver fatto un passo indietro per lasciar spazio alla musica e inserire 24 artisti in gara. Avevamo l'obiettivo di un Festival popolar-nazionale, credo ci siamo riusciti. Saremo i servitori - continua Baglioni - i sacerdoti, i tempolari di questa povera canzonetta italiana che ancora raccoglie tanto entusiasmo. Ogni direttore artistico non deve pensare solo al proprio Festival ma anche a quello che verrà, chiunque lo faccia, perché penso che il dovere di chiunque non sia solo pensare al proprio giardinetto ma impegnarsi affinché il Festival non perda certe connotazioni. L'anno scorso mi hanno chiamato a farlo quando nessuno voleva farlo perché tutti avevano paura dopo Carlo Conti. Quest'anno mi pare che siamo partiti abbastanza bene, non starei a misurare i mezzi punti. L'anno scorso – scherzando - volevo partecipare sia come concorrente che come direttore artistico e conduttore, e magari vincere: viva il conflitto d'interessi”. Sui problemi audio rilevati durante tutta la serata e sull'esibizione di Patty Bravo e Briga che è iniziata con qualche minuto di ritardo spiega: “Il pianista ha avuto un bisogno impellente di andare in bagno”. Bisio scherza così. “Che uomo elegante, poteva dire la diarrea e invece ha detto la pipì”. Intanto con i suoi modi da gentlman Baglioni omaggia il Direttore di Rai Uno, Patrizia De Santis con un mazzo di fiori. “Se ci tiene ancora qua, vuol dire che ha molta pazienza”. “Musicalmente è proprio il Festival che desideravo – spiega la De Santis. Le polemiche sul rapporto tra musica e varietà ci saranno sempre. Claudio Baglioni ha avuto il grande merito di scovare talenti nei vari generi, anche tra le etichette indipendenti. Mettere 24 canzoni in gara è un lavoro faticoso, lui, Claudio Bisio e Virginia Raffaele hanno organizzato la serata molto bene. Per quanto riguarda, il risultato è grande e ci premia sull'ascolto di fasce di pubblico, come i giovani, che altrimenti RaiUno non intercetterebbe perché il pubblico 'tradizionale' sta invecchiando. Abbiamo fatto un record sui giovani (15-24 anni ndc) e mantenuto i buoni risultati sui laureati che un tempo avrebbero “snobbato” il Festival, sono dati che vanno sottolineati. Caudio Bisio è un fiume in piena e  si toglie qualche sassolino dalla scarpa “Ce la caviamo meglio quando improvvisiamo. Meno cose scritte abbiamo, meglio è. So che posso fare di meglio, ho fatto errori personali e gaffe, neanche avevo mangiato e mi hanno dato delle bustine di magnesio per avere energie”. Virginia Raffaele replica scherzosamente: «Dicono sia magnesio...». Bisio poi spiega: «E pensare che ho salutato Andrea Bocelli con la mano... ma da lì mi sono sciolto, peggio di così non potevo fare. Sulle polemiche sul monologo di Baglioni sovversivo ammette: Salvini? E' spiritosissimo, l'ho conosciuto a Porta a Porta quando uscì Benvenuti al Sud. Fu una serata piacevolissima. Il testo l'ho riscritto 20 volte, sentivo una tensione fortissima”. "Nonostante l'emozione iniziale, credo sia andata molto bene. Faccio l'attrice amo questo lavoro in tutte le forme, faccio un passo alla volta. Rispetto la sacralità del Festival e prometto che non saluterò più nessuno". Ieri sera  aveva salutato, ingenuamente, i “Casamonica”.

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