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L'Italia merita più di un fermo posta

Botta e risposta per lettera tra il premier Conte e Zaia-Fontana. Parlatevi!

Massimiliano Lenzi
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Parlatevi, cribbio. Via Skype, con una telefonata, meglio ancora di persona, perché di lettere non se ne può più. Soprattutto tra italiani. Il premier Giuseppe Conte che scrive ai nordisti; i governatori leghisti del lombardo-veneto, Attilio Fontana e Luca Zaia, che rispondono con una lettera aperta. Altro che due volte, di questo passo il postino rischia di suonare, 5, 10, 15 volte e senza mai combinare un granché. Se l'autonomia sta a cuore a tutti, al premier Conte, ai governatori del Nord lombardo-veneto Fontana e Zaia, alla Lega, allora incontratevi. Di persona, guardandosi in faccia spesso si riesce a dirsi cose che per lettera non si usano, soprattutto per il tono più educato che il genere scrittura porta con sé. Anche per scambiarsi un vaffa reciproco, sempre meglio in carne e ossa. Quanto alla sostanza, ormai è evidente che esistano due visioni diverse dell'autonomia. Quella con 23 (le chiede il Veneto) o 20 (le vuole la Lombardia) materie di competenza regionale e la visione di Conte che a parole vorrebbe conciliare Nord e Sud ma sul come non si sa, forse lo vedremo appena la sua proposta arriverà in Consiglio dei Ministri. Di certo quando nella lettera Zaia e Fontana dicono al Premier che “deve essere però chiaro” che loro non firmeranno “un accordo senza qualità come quello che si sta profilando” e dicono a Conte che lui “si assumerà la responsabilità di aver negato quanto è stato chiesto da referendum, da milioni di elettori veneti e lombardi, da risoluzioni dei consigli regionali approvati all'unanimità”, lo sfidano politicamente. Se non dovesse passare l'autonomia che il lombardo-veneto chiede che faranno Fontana e Zaia? Insisteranno? E in che modo? Questa oltreché per il Governo Conte rischia di essere una grana anche per Matteo Salvini. Si è speso tanto per togliere la parola Nord dal nome della Lega e rischia di vedercene spuntare sotto due col trattino: lombardo-veneto. Smettetela dunque con le lettere e parlatevi di persona. L'Italia merita di più di un fermo posta.

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