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Grillo: «Se falliamo noi scoppierà la violenza nelle strade»

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Il comico genovese al Time: «Vogliamo il 100% del Parlamento poi ci scioglieremo» Poi accusa i giornalisti: «I conduttori tv sono pagati per sputtanarci»

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«Il mio non è un progetto politico, non voglio sostituire una classe politica con un'altra. Vogliamo il 100% del Parlamento, non il 20% o 25% o 30%. Quando arriveremo al 100%, quando i cittadini diventeranno lo Stato, il MoVimento non avrà più bisogno di esistere. L'obiettivo è quello di estinguere noi stessi». Non usa mezzi termini Beppe Grillo in un'intervista al Time. Il comico ribadisce gli obiettivi dei 5 Stelle. Rivendica il merito di aver canalizzato la rabbia dei cittadini e, dunque, di aver evitato la nascita, anche in Italia come in altri Paesi europei, di movimenti ultranazionalisti o neonazisti. L'aveva già fatto notare più volte durante lo "Tsunami tour". Aveva detto: "In Italia ci siamo noi che facciamo da cuscinetto". Adesso Grillo spiega: «Io canalizzo la rabbia in un movimento popolare, che poi va e governa. Dovrebbero ringraziarci uno per uno». Poi aggiunge: «Se falliamo in Italia si rischiano violenze di piazza. Se crolliamo noi, le violenze in strada arriveranno. Metà della popolazione non ne può più». Per Grillo «tutto è nato in Italia: il fascismo, le banche, abbiamo inventato il debito e anche la mafia. Se da qui non parte un'ondata di violenza è grazie al movimento». Non risparmia la stoccata ai giornalisti. Soprattutto a quelli del piccolo schermo.  Secondo il comico i conduttori tv sono pagati dai partiti per praticare un «lavoro di sputtanamento» ai danni dei 5 Stelle. Così scrive sul suo blog: «Nel libro di Jack London "Zanna bianca" una lupa attrae ogni notte un cane da slitta nella foresta. Chi cede al richiamo viene condotto lontano dal fuoco e divorato da un branco di lupi appostati in attesa nella neve. Nel dopo elezioni la tecnica dei conduttori televisivi, dipendenti a tempo pieno di pdl e pdmenoelle, è simile. Il loro obiettivo è, con voce suadente - incalza Grillo - sbranare pubblicamente ogni simpatizzante o eletto del M5S e dimostrare al pubblico a casa che l'intervistato è, nell'ordine, ignorante, impreparato, fuori dalla realtà, sbracato, ingenuo, incapace di intendere e di volere, inaffidabile, incompetente. Oppure va dimostrato il teorema che l'intervistato è vicino al pdmenoelle, governativo, ribelle alla linea sconclusionata di Grillo, assennato, bersaniano. In entrambi i casi, il conduttore si succhia come un ghiacciolo il movimentista a cinque stelle, vero o presunto (più spesso presunto), lo mastica come una gomma americana e poi lo sputa, soddisfatto del suo lavoro di sputtanamento. È pagato per quello dai partiti».

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