Tre suore italiane uccise in Burundi
Erano missionarie saveriane. Sono state aggredite all'interno del loro convento di Kamenge, forse si è trattato di una rapina finita male
Sono morte lì dove avevano deciso di stare dedicando la loro vita ad aiutare i più deboli. Tre suore italiane sono state uccise ieri nel convento di Kamenge, in Burundi. Forse si è trattato di una rapina finita tragicamente. Anche se, secondo le autorità locali, non è stato portato via denaro. La notizia dell'assassinio di Luci Pulici e Olga Raschietti, anticipata dalla diocesi di Parma cui le due religiose appartenevano, era già stata confermata in serata dal ministero degli Esteri italiano che stamattina, sulla scia di indiscrezioni pubblicate dai media locali, ha confermato l'uccisione di una terza missionaria saveriana. La donna sarebbe stata uccisa successivamente alle altre due. Gli inquirenti sono sulle tracce di un ragazzo armato di coltello che è stato visto allontanarsi dal convento. Il ministro Federica Mogherini ha espresso, anche a nome del governo, le condoglianze alle famiglie delle vittime e all'ordine delle missionarie di Maria Saveriane: "È un grande dolore. Ancora una volta assistiamo al sacrificio di chi, con dedizione totale, ha passato la propria vita ad alleviare le sofferenze che ancora esistono nel continente africano".