Rom predoni dei centri raccolta rifiuti
I dati choc dell'Ama: furti e raid nelle isole ecologiche della Capitale. Danni per 300mila euro. Ora vigilantes e presidi delle forze di polizia
Furti, danneggiamenti, «poste» fuori dalle isole ecologiche: nei centri di raccolta Ama (la municipalizzata dei rifiuti di Roma), dodici in totale, arriva la vigilanza h24 e si intensificano i passaggi delle forze dell'ordine. I nomadi c'entrano anche qui considerando che, per esempio, nella struttura di via Battistini a nord della Capitale si segnalano spesso gruppi di rom presidiare l'esterno intercettando i cittadini che vengono a portare il ferro: per loro, che poi rivendono questa tipologia di rifiuti, il furto rappresenta un guadagno. In totale, ha calcolato Ama, dal 2011 ad oggi la municipalizzata ha collezionato 234 denunce, tra carabinieri e polizia, senza contare i tentativi di effrazione, che avvengono a cadenza quasi giornaliera. Per quest'ultima categoria bersagliati più degli altri sono i centri di raccolta di Corviale, Laurentina e Cinecittà, nei primi due casi Ama ha ampliato la presenza degli addetti anche durante l'orario di chiusura diurna, si aggiunge poi un vigilante notturno. Continuando coi furti (anche tre a settimana) in primo piano resta il centro di Villa Gordiani: anche qui, si è attivato un servizio di vigilanza esterno negli orari di chiusura, e del resto l'intensificarsi dei controlli di vigili e carabinieri hanno portato a numerosi fermi, l'ultimo a fine maggio quando i militari hanno pizzicato un uomo mentre rubava un computer. I materiali più appetibili restano gli elettrodomestici «bianchi» (lavatrici, frigoriferi, scaldabagni), monitor tv e pc (in particolare le parti in rame), poi batterie auto, ferro e accumulatori al piombo. Ancora, vandalismo: solo nell'ultimo anno si sono subiti danni a Corviale (ad ottobre, rimasto non attivo per un mese) e Cinecittà incendiato da ignoti a marzo e attualmente ancora chiuso visti gli ingenti danni riportati alla struttura. Infine, dicevamo, le «poste» davanti ai centri da parte dei nomadi, soprattutto a Laurentina, Cinecittà e Battistini, ciò che ha richiesto di intensificare i passaggi delle forze dell'ordine. Solo nel 2013, Ama ha calcolato un danno economico di circa 200mila euro, causato dal mancato introito di una parte dei contributi per la tipologia di rifiuti non avviati a recupero, a cui si sommano 100mila euro per le spese di sistemazione e ripristino dei centri. «Materiali come il rame, contenuto nei rifiuti elettrici ed elettronici, e il ferro sono purtroppo molto ricercati dalla microcriminalità che li rivende sul mercato nero - spiega il presidente di Ama, Daniele Fortini - Per questo, le strutture Ama sono molto spesso prese di mira. Un doppio danno per l'azienda e, di conseguenza, per la collettività, che deve sostenere ingenti spese per ripristinare la funzionalità delle strutture vandalizzate e, per i materiali sottratti, si vede diminuire la riscossione dei contributi previsti per legge. Nell'ultimo anno, infatti, a causa dei furti, Ama ha perso circa il 35% dei premi di produzione Raee (apparecchiature elettroniche, ndr). Per questo stiamo potenziando ulteriormente la vigilanza e la collaborazione, già proficua, con le forze dell'ordine».